Niels van Roij rende omaggio alla Ferrari Breadvan - Men Life Web Journal

La casa Ferrari non era un luogo felice nell'ottobre del 1961. Diversi dipendenti chiave dell'azienda erano nel bel mezzo di una disputa con la moglie di Enzo Ferrari, che alla fine portò molti lavoratori, tra cui i migliori designer Giotto Bizzarrini e Carlo Chiti, a lasciare il lavoro della Ferrari . Il gruppo è entrato a far parte della Scuderia Serenissima, la squadra corse di proprietà del Conte Giovanni Volpi di Misurata. Quando Enzo ha scoperto dove erano sbarcati i disertori, ha annullato l'ordine della 250 GTO della squadra, lasciando la squadra corse alla ricerca di auto usate in modo che potessero competere nella stagione 1962.

Essendo i designer originali dietro la 250 GTO, Bizzarrini e Chiti si sono messi al lavoro, prendendo il telaio 2819GT, un concorrente di LeMans, e aggiungendo tutte le caratteristiche che hanno reso la GTO una delle auto da corsa di maggior successo nella storia. Hanno anche rielaborato il corpo, dandogli un naso appuntito e una coda allungata e squadrata. Il nuovo look ha attirato molta attenzione e ha fatto guadagnare all'auto il soprannome di "Breadbox" dalla stampa britannica. Il nome è rimasto. Oggi, Niels van Roij Design ha ricordato quell'auto unica con un Breadvan Hommage.

"Vediamo come un grande privilegio poter onorare il Breadvan attraverso questa commissione di omaggio", afferma Niels van Roij. “È un compito complesso tradurre l'essenza della leggendaria vettura del '62 in un design contemporaneo. Intendiamo ispirarci alla vecchia macchina, ma ci assicureremo di non essere limitati da essa nella nostra creatività”.

Per creare questa vettura, Roij Designs ha iniziato con una 550 Maranello e ha lavorato sulla carrozzeria, seguendo l'esempio dell'originale e battendo a mano la carrozzeria interamente in alluminio nella forma finale. Il processo ha richiesto due anni per farlo bene. "Un'auto è una scultura complessa e tridimensionale, che deve guardare bene da tutte le angolazioni e in diverse circostanze di luce", afferma Roij.

Bas van Roomen, un carrozziere noto per l'utilizzo di metodi tradizionali, è stato incaricato di gestire il compito. Sotto il cofano, il motore V12 da 5,5 litri della Maranello è stato mantenuto, lasciando invariati i 478 cavalli e 419 Nm di coppia. Per quanto riguarda l'omaggio, questo è all'altezza dell'originale, solo meno tutto il dramma.

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